Il pavimento in legno è una delle pavimentazioni più antiche e prestigiose di sempre; basti pensare alla meravigliosa Reggia di Versailles in Francia, i cui pavimenti sono splendidamente e riccamente decorati con parquet di varie forme ed essenze, assolutamente all’altezza dei reali che li calpestavano.
Tuttavia, come sempre accade, la tecnologia ha via via modificato questo tipo di pavimentazione, migliorandone struttura e durata.
Infatti, ai tempi esisteva soltanto il pavimento in legno costituito da elementi di legno massello, che venivano inchiodati e, successivamente nei secoli, incollati.
Da metà degli anni ottanta a questa parte invece, proprio qui in Italia, patria di molteplici invenzioni, il Professor Guglielmo Giordano elabora una soluzione avanguardista che risolverà moltissimi problemi comuni a questo materiale: il parquet prefinito.
Si tratta di un materiale TECNOLOGICO, un multistrato costituito normalmente da uno strato di supporto a strati incrociati di betulla (o conifera similare), tagliato trasversalmente, sul quale viene incollata una lamella di qualche mm di spessore dell’essenza selezionata (es. Rovere o Noce).
La betulla è un legno molto resistente ma allo stesso tempo flessibile, quindi il multistrato ha la funzione di migliorare la stabilità del materiale, specialmente nei casi di sbalzi di temperatura e cambi di umidità.
I tagli longitudinali, permettono una migliore adesione con il sottofondo e una maggiore distribuzione dei carichi e delle tensioni.
Questo fa sì che il parquet sia molto più gestibile nel tempo e nella quotidianità.
Tant’è che il pavimento in legno prefinito è ora il migliore alleato del massetto riscaldante/raffrescante, cosa più complicata invece per un massello, che ha una forte tendenza a fessurare con il clima invernale ed a dilatarsi in estate.
“Ok, ma il prefinito può essere levigato meno volte di un massello!”
Questa frase, che ci capita di sentire molto frequentemente, non è del tutto corretta, in quanto dipende da cosa si va ad acquistare!
Ciò che dovete verificare con attenzione sono i mm dello strato a vista (o legno nobile), che per normativa, deve essere di minimo 2,5 mm di spessore.
Esistono però plance con anche 5-6 mm di spessore, più del doppio del minimo di legge!
Questo significa che possono essere tranquillamente equiparati ad un parquet massello in quanto a numero di levigature possibili!
Il massello poi, non può comunque essere levigato oltre la metà del suo spessore totale, poiché si rischia che il listone si incurvi perdendo il suo equilibrio originario.
Lo spessore di un parquet massello va da un minimo di 10 mm ad un massimo di 22 mm circa.
Naturalmente, più spessore si acquista, maggiore sarà il costo (ed anche la durata! – ritorniamo a pensare ai pavimenti di Versailles ultracentenari!).
Acquistare un pavimento in legno prefinito, non significa scegliere un materiale meno pregiato, ma optare per un materiale tecnologicamente più avanzato del suo antenato.
Ultimi, ma non per importanza,i tempi e i modi di posa:
Il parquet tradizionale ha necessità di “riposare” dopo essere stato posato, per un tempo variabile (di media 2 settimane) per far sì che sia correttamente acclimatato ed assestato nell’ambiente.
Il prefinito è invece immediatamente calpestabile dopo la posa (24 h) e permette quindi di stendere la vernice e terminare il lavoro in tempo minore (se non è già stato finito industrialmente dal fornitore – evento altamente probabile oggigiorno).
Pertanto, i tempi moderni sempre più frenetici, hanno portato inevitabilmente alla scelta di un pavimento più rapido da posare, spesso anche già verniciato od oliato in fabbrica, prima della posa stessa.
In conclusione, non esiste un pavimento meno pregiato dell’altro, – a parità di essenza e spessore, ma piuttosto si può considerarli come due prodotti simili nel risultato finale ma differenti in struttura.
Sta tutto nel capire le proprie esigenze personali (e di cantiere, che a volte sono intransigenti) e di adeguarle ad una scelta coerente e soddisfacente.
Affidandovi ad un professionista formato, farete sicuramente questa scelta con serenità e competenza.
Scritto da Francesca Ghinelli , 19-07-21
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