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FALEGNAMERIA: ARREDO SU MISURA
Come saprete, ci occupiamo principalmente di posa di pavimenti in legno e resina, ma grazie alla smodata passione e manualità del nostro Stefano, da diversi anni ormai ci cimentiamo anche nella creazione di arredi su misura, naturalmente, con legno (massello).
Partendo dalla vostra idea, passiamo alla progettazione con disegno tecnico in digitale che poi trasformeremo in realtà!
Potremo valutare insieme i materiali da utilizzare, la loro finitura, la colorazione, le lavorazioni superficiali del legno, il tutto volto a soddisfare ogni vostra aspettativa.
Ci piace combinare diversi materiali, legno con ferro, legno con vetro o cristallo temperato, legno con resina trasparente od anche colorata, fluorescente, eccetera!
Il filo conduttore rimane però sempre il legno massello, che selezioniamo con cura dalle nostre tavole di rovere, di castagno, di ulivo,…
Ma perché scegliere un mobile fatto su misura?
I vantaggi sono molteplici:
- unicità dell’oggetto: sebbene vengano prodotti tutti da noi, ogni oggetto od arredo rimarrà sempre e comunque un pezzo unico;
- Totale sfruttamento degli spazi: valutando gli ingombri al millimetro, il mobile si integrerà perfettamente alla vostra casa, senza sprecare angoli o nicchie!
- Realizzazione del vostro desiderio: soltanto con un progetto personalizzato è possibile realizzare al 100% il vostro sogno;
- Provenienza dei materiali: i materiali vengono tutti acquistati da aziende in possesso di certificazioni e tracciabilità, per la sicurezza di non avere poi emissioni nocive nell’aria di casa;
- Durabilità dei materiali: le fattezze dei nostri mobili garantiscono una grande durabilità nel tempo; al contrario dei mobili fatti di compensato o simili, che sono pensati per un utilizzo “usa e getta” quindi contro ogni regola dell’economia circolare e del riciclo
- Un risultato artigianale: l’Italia è invidiata in tutto il mondo per la sua artigianalità, acquistando un nostro prodotto vi assicurerete tutti i pregi e le particolarità di questo tipo di lavoro.
Quindi cosa fare?
Contattateci fornendoci tutte le vostre idee e sogni, che trasformeremo noi su progetto e poi realizzeremo in laboratorio.
Ps. Trattandosi di lavorazioni artigianali bisognerà anche accettare il fatto di dover attendere tutto il tempo necessario alla loro realizzazione! 🙂
Finiremo con la consegna ed il montaggio in loco.
VAI ALLA GALLERIA DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI E PRENDI SPUNTO:
Scritto da Francesca Ghinelli
12-05-2022
IL RE-LOOKING SENZA DEMOLIZIONI
Si sa, intraprendere una ristrutturazione è stimolante, ma è anche una fonte di stress, ritardi, problemi e talvolta anche di spese inattese.
Ristrutturare una casa già abitata poi, triplica le problematiche.
Esistono però soluzioni che permettono di rinnovare in poco tempo e a poco prezzo le nostre abitazioni.
Una fra tante è l’utilizzo della MICRORESINA.
Si tratta di una vera e propria ri-colorazione di materiali già esistenti, tramite la stesura di un microfilm all’acqua dalla finitura opaca e molto moderna.
E’ disponibile in 150 differenti colori ed è applicabile sulla maggior parte delle superfici!
Questa permette di dare una seconda vita ad arredi, pavimenti e rivestimenti ormai démodé… per esempio quelle mattonelle del bagno anni ’60 che ci hanno stufato da tempo ma che non abbiamo il coraggio di rimuovere per evitare idraulico e muratore!
(E perché no, anche per il mobiletto del bagno, così da creare un bellissimo effetto monocromatico).
Inoltre, agli amanti del design la consigliamo anche come vernice sul pavimento in legno.
Otterrete uno stile molto personale ed un pavimento rinnovato senza demolizioni o sovrapposizioni.
Vi garantiamo un risultato veramente moderno ma allo stesso tempo accogliente, minimal e pratico.
Sì, perché la microresina è resistente all’acqua, per cui renderà idrorepellente la superficie rivestita (legno incluso)!
Non vi resta che passare in show room per vedere il prodotto dal vivo!
Per vedere tutte le caratteristiche ed i colori vi lasciamo il link del sito web di KERAKOLL COLOR COLLECTION: https://color.kerakoll.com/it/superfici .
(Foto da un nostro cantiere: Microresina applicata su gradini scale).
scritto da Francesca Ghinelli
09-12-2021
IL PROFESSIONISTA CERTIFICATO
Pensate che incaricare un professionista certificato del settore edile possa apportare dei benefici ai vostri lavori?
Così come si sceglie il miglior medico specialista od un ottimo avvocato, noi crediamo fermamente che sia doveroso applicare lo stesso criterio di ricerca anche per i lavori manuali e di edilizia, poiché richiedono anch’essi un’altissima professionalità, preparazione ed un costante aggiornamento.
Perché vi chiediamo questo?
Perché siamo grandi sostenitori della formazione costante e professionalizzante.
Il nostro, come molti lavori artigianali, è un MESTIERE, e in quanto tale è di lungo e difficile apprendimento.
Finalmente, grazie alle normative nazionali ed europee degli ultimi anni, stiamo cominciando a tutelare il nostro lavoro da chi si improvvisa parchettista.
Questo è sinonimo di garanzia per il consumatore, poiché andando ad individuare nell’albo soltanto i posatori certificati, questi fa una scelta serena di avere in cantiere una persona qualificata ed affidabile.
Ed è anche sinonimo di tutela per noi lavoratori del settore, per poterci far valere anche come squadra di professionisti in un settore che ha purtroppo ancora troppe poche norme e regole.
Nel nostro caso specifico, siamo orgogliosi di comunicarvi che il nostro STEFANO GHINELLI, fa parte del gruppo di PARCHETTISTI CERTIFICATI del 4 LIVELLO in conformità alla norma UNI 11556:2014 (pavimentazioni tradizionali, prefinite e rivestimenti di legno e/o a base legno) – con certificazione NR. 19-06643.
Siamo entusiasti di far parte di questo gruppo di colleghi professionisti, il tutto grazie soltanto all’associazione AIPPL: ASSOCIAZIONE ITALIANA POSATORI PAVIMENTI IN LEGNO, che in merito alla sopracitata certificazione precisa quanto segue:
Come previsto dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate) è possibile certificare – volontariamente – i professionisti che svolgono attività e hanno competenze contenute in specifiche norme tecniche UNI. In merito alla professione del parquettista, la norma di riferimento è UNI 11556:2014 (Attività professionali non regolamentate – Posatori di pavimentazioni e rivestimenti di legno e/o a base di legno – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza). Tale norma ha elaborato i Requisiti di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF) agevolando, così, i processi di valutazione e convalidando i risultati dell’apprendimento a livello europeo. L’affidabilità e l’imparzialità di tutto l’iter, come stabilito da UNI 11556:2014, è affidata a un ente terzo e indipendente, in questo caso ICMQ (Istituto Certificazione Marchio di Qualità), riconosciuto da ACCREDIA (Ente unico per la certificazione). ICMQ, dunque, ha elaborato in collaborazione con AIPPL il protocollo per il conseguimento della Certificazione secondo UNI 11556:2014. La Certificazione viene rilasciata solo dopo aver superato un rigoroso esame composto da una prova scritta, pratica e orale.
scritto da Francesca Ghinelli
04-11-2021
LE FINITURE DEL PARQUET
Dopo aver deciso la struttura del vostro parquet, massello o prefinito che sia, rimane da decidere che tipo di finitura faccia di più al vostro caso.
Esistono tre categorie: i pavimenti OLIATI, i VERNICIATI o quelli a CERA.
Oggi parleremo delle due più utilizzate oggigiorno: olio e vernice.
I primi, sono i più temuti per la manutenzione, ma tranquilli…! E’ tutto molto più semplice di quello che sembra!
CARATTERISTICHE DEL PARQUET AD OLIO
Gli oliati infatti, vengono nutriti e di conseguenza protetti tramite appositi oli naturali (ogni marchio ha il suo specifico).
Il liquido penetra all’interno dei pori del legno, il quale lo assorbe fino ad essere completamente saturo.
Questo gli permette di avere una completa protezione da graffi ed assorbimento di liquidi.
Grazie all’olio si ha l’opportunità di calpestare la materia viva, poiché non occlude il legno: ogni volta che entreremo nella nostra casa, sentiremo distintamente l’aroma naturale del legno;
L’olio ha però la caratteristica di esaurirsi causa i lavaggi ed i camminamenti; questo implica la necessità di ripristinarlo utilizzando ESCLUSIVAMENTE i prodotti consigliati dal rivenditore/produttore. Di media, in un’abitazione privata, l’oliatura di manutenzione periodica va fatta 2 volte l’anno (ma varia in base a molti fattori: tipo di utilizzo, flusso di traffico sul pavimento / umidità dell’aria nell’ambiente, riscaldamento a pavimento, ecc…).
Al momento della ri-oliatura periodica, c’è poi la possibilità di intervenire localmente su eventuali graffi ed ammaccature al fine di nasconderli o ridurli.
Anche per la pulizia quotidiana, è caldamente RACCOMANDATO utilizzare soltanto i prodotti idonei al vostro pavimento, al fine di evitare danni alla superficie.
Nulla di trascendentale, si tratterà soltanto di applicare questa routine e soprattutto di portarla avanti nel tempo.
CARATTERISTICHE DEL PARQUET VERNICIATO
La vernice: ormai le datate a base solventi sono state abbandonate per una questione di salute e salubrità dell’aria.
Oggi si trovano normalmente in commercio quelle poliuretaniche applicate ad UV oppure quelle a base acqua.
Si tratta di diversi strati di vernice protettiva applicati in una certa grammatura direttamente sullo strato a vista, che va a creare quindi una sorta di pellicola che sigilla e protegge il vostro pavimento in legno.
Questo tipo di finitura è sicuramente la più pratica: non necessita di manutenzione particolare se non il lavaggio ordinario (è sempre caldamente CONSIGLIATO l’utilizzo dei soli prodotti idonei, cioè SAPONI E DETERGENTI NEUTRI NON AGGRESSIVI).
La vernice non lascia però emergere l’odore tipico del legno, poiché è a tutti gli effetti “coperto” da strati di vernice.
La vernice andrà via via rovinandosi ed usurandosi con l’utilizzo, senza possibilità di ripristino localizzato.
Si dovrà quindi far eseguire da un parquettista la levigatura di tutta la pavimentazione e ri-applicare i nuovi strati di vernice.
CONCLUSIONI
- Il parquet ad olio ha bisogno di manutenzione ma permette il vero contatto col legno;
- Il parquet a vernice non ha bisogno di particolari cure ma in caso di graffi non si ripristina…
Voi quale scegliereste?
scritto da Francesca Ghinelli
21-09-2021
QUANDO SCEGLIERE IL MASSELLO E QUANDO INVECE IL MULTISTRATO?
Il pavimento in legno è una delle pavimentazioni più antiche e prestigiose di sempre; basti pensare alla meravigliosa Reggia di Versailles in Francia, i cui pavimenti sono splendidamente e riccamente decorati con parquet di varie forme ed essenze, assolutamente all’altezza dei reali che li calpestavano.
Tuttavia, come sempre accade, la tecnologia ha via via modificato questo tipo di pavimentazione, migliorandone struttura e durata.
Infatti, ai tempi esisteva soltanto il pavimento in legno costituito da elementi di legno massello, che venivano inchiodati e, successivamente nei secoli, incollati.
Da metà degli anni ottanta a questa parte invece, proprio qui in Italia, patria di molteplici invenzioni, il Professor Guglielmo Giordano elabora una soluzione avanguardista che risolverà moltissimi problemi comuni a questo materiale: il parquet prefinito.
Si tratta di un materiale TECNOLOGICO, un multistrato costituito normalmente da uno strato di supporto a strati incrociati di betulla (o conifera similare), tagliato trasversalmente, sul quale viene incollata una lamella di qualche mm di spessore dell’essenza selezionata (es. Rovere o Noce).
La betulla è un legno molto resistente ma allo stesso tempo flessibile, quindi il multistrato ha la funzione di migliorare la stabilità del materiale, specialmente nei casi di sbalzi di temperatura e cambi di umidità.
I tagli longitudinali, permettono una migliore adesione con il sottofondo e una maggiore distribuzione dei carichi e delle tensioni.
Questo fa sì che il parquet sia molto più gestibile nel tempo e nella quotidianità.
Tant’è che il pavimento in legno prefinito è ora il migliore alleato del massetto riscaldante/raffrescante, cosa più complicata invece per un massello, che ha una forte tendenza a fessurare con il clima invernale ed a dilatarsi in estate.
“Ok, ma il prefinito può essere levigato meno volte di un massello!”
Questa frase, che ci capita di sentire molto frequentemente, non è del tutto corretta, in quanto dipende da cosa si va ad acquistare!
Ciò che dovete verificare con attenzione sono i mm dello strato a vista (o legno nobile), che per normativa, deve essere di minimo 2,5 mm di spessore.
Esistono però plance con anche 5-6 mm di spessore, più del doppio del minimo di legge!
Questo significa che possono essere tranquillamente equiparati ad un parquet massello in quanto a numero di levigature possibili!
Il massello poi, non può comunque essere levigato oltre la metà del suo spessore totale, poiché si rischia che il listone si incurvi perdendo il suo equilibrio originario.
Lo spessore di un parquet massello va da un minimo di 10 mm ad un massimo di 22 mm circa.
Naturalmente, più spessore si acquista, maggiore sarà il costo (ed anche la durata! – ritorniamo a pensare ai pavimenti di Versailles ultracentenari!).
Acquistare un pavimento in legno prefinito, non significa scegliere un materiale meno pregiato, ma optare per un materiale tecnologicamente più avanzato del suo antenato.
Ultimi, ma non per importanza,i tempi e i modi di posa:
Il parquet tradizionale ha necessità di “riposare” dopo essere stato posato, per un tempo variabile (di media 2 settimane) per far sì che sia correttamente acclimatato ed assestato nell’ambiente.
Il prefinito è invece immediatamente calpestabile dopo la posa (24 h) e permette quindi di stendere la vernice e terminare il lavoro in tempo minore (se non è già stato finito industrialmente dal fornitore – evento altamente probabile oggigiorno).
Pertanto, i tempi moderni sempre più frenetici, hanno portato inevitabilmente alla scelta di un pavimento più rapido da posare, spesso anche già verniciato od oliato in fabbrica, prima della posa stessa.
In conclusione, non esiste un pavimento meno pregiato dell’altro, – a parità di essenza e spessore, ma piuttosto si può considerarli come due prodotti simili nel risultato finale ma differenti in struttura.
Sta tutto nel capire le proprie esigenze personali (e di cantiere, che a volte sono intransigenti) e di adeguarle ad una scelta coerente e soddisfacente.
Affidandovi ad un professionista formato, farete sicuramente questa scelta con serenità e competenza.
Scritto da Francesca Ghinelli
19-07-21
Ed eccoci giunti ad una famigerata questione che da sempre preoccupa una buona fetta di acquirenti.
Molto spesso, chi non ha mai vissuto con un parquet in casa, tende ad essere reticente sul posarlo anche negli ambienti più difficili della casa, quali bagno e cucina.
…Dal nostro punto di vista, è un peccato mortale!
Secondo noi, è proprio nell’ambiente bagno che il legno sprigiona tutte le sue virtù e doti!
Cosa c’è di più bello di trovarsi a piedi nudi su di una pavimentazione calda e confortevole dopo aver fatto una doccia rilassante? E specialmente nei mesi freddi, aggiungerei!
Sicuramente questi ambienti sono i più “complicati”, ma con poche semplici abitudini, potrete viverli e goderne con serenità.
Per esempio, è sufficiente mettere un tappeto all’uscita della doccia o vasca, per evitare un allagamento.
Le gocce che saranno ugualmente fuoriuscite, verranno poi asciugate in tutta tranquillità con un panno, poiché il parquet di alta qualità, essendo trattato ad olio o vernice, non le avrà di certo assorbite in tale lasso di tempo.
Il nostro fidato alleato è quindi certamente la TEMPESTIVITA’.
E’ importante asciugare il liquido caduto a terra non appena ci è possibile, specialmente se si tratta di grandi quantità, per evitare il ristagno prolungato.
Infatti, anche della semplice acqua rimasta a terra per diversi giorni, facilmente andrà a macchiare il parquet, poiché questo l’avrà assorbita.
Cosa che, ribadiamo, se il parquet è correttamente manutentato e protetto da vernice o olio, non accade nell’intervallo temporale in cui una persona si fa un bagno.
Questi casi di assorbimento possono ahimè avvenire qualora si dovesse rompere un tubo dell’acqua, un termosifone od altro elettrodomestico, magari mentre siamo in vacanza o fuori per il weekend.
Ma attenzione: sono rischi che riguardano tutti gli ambienti di casa!
– E che riguardano la quasi totalità delle pavimentazioni (laminato – resina – persino le piastrelle, se significa romperle per aggiustare una perdita d’acqua).
Rischi che un’amante del parquet è disposto a correre, e che a maggior ragione vale la pena prendersi anche per bagno e cucina, per ottenere un ambiente al 100% confortevole ed uniforme con un unica bellissima pavimentazione.
– ps. Sapevate che utilizzare un’unica pavimentazione aiuta ad ingrandire otticamente gli ambienti? –
Naturalmente esistono prodotti molto aggressivi (quali detergenti, smacchianti e così via) che possono danneggiare il parquet anche in brevissimo tempo, ai quali bisogna prestare attenzione ed utilizzarli con cautela.
Ma qui vi voglio ricordare che gran parte della bellezza del legno sta soprattutto nelle sue imperfezioni, nei graffi, segni e macchie provocati vivendolo.
E pur sempre rammentandovi che è uno dei pochissimi materiali che si può riportare a nuovo (o quasi – in caso di danni veramente eccezionali) tramite levigatura e nuova applicazione di vernice od olio.
pps. In foto parquet in bagno…anche a rivestimento! Mai pensato?
Vi sentirete come in una SPA, ma a casa vostra!
Scritto da Francesca Ghinelli
18-06-2021
PARQUET CON NODI OPPURE PRIMA SCELTA?
Oggi parliamo di un argomento più strettamente collegato all’estetica: la selezione del parquet.
Come sappiamo, il legno non è mai UGUALE, ed è proprio ciò che lo rende bello ed affascinante: il suo essere sempre diverso ma comunque riconoscibile.
Le classificazioni ufficiali della normativa europea UNI EN13489:2018 sono TRE:
- Cerchio: prima scelta o “rigatina”
- Triangolo: scelta rigata/fiammata
- Quadrato: scelta rustica
I parchettifici, devono quindi obbligatoriamente indicare la scelta del prodotto, basandosi su tale normativa, o molto spesso, creandone anche di nuove, le cosiddette “classi libere” per le quali vengono specificate le varie caratteristiche tramite una tabella.
In fase di acquisto di un pavimento in legno, è quindi importante sapere in quale scelta viene classificato, per sapere a quale materiale si sta andando incontro.
Molti anni fa, la fetta più grande del mercato preferiva una scelta cerchio, perché più pregiata e di lusso.
Talmente perfetta da risultare per altri quasi “finta”.
Gli ultimi anni hanno subito un netto cambio di rotta: ormai in moltissimi prediligono le scelte più rustiche e country, che presentano forti stonalizzazioni di colore, spaccature, nodi grandi ed in rilievo, macchie di alburno, strappature, ecc.
Questo perché si è sempre più alla ricerca di MATERICITA’ e NATURALEZZA.
Non esiste un giusto o sbagliato su quale selezione acquistare, poiché si tratta di gusto puramente personale.
A livello pratico però, una scelta country permette una più semplice vivibilità del parquet, poiché i nuovi graffi, segni ed ammaccature che si creeranno vivendolo, si nasconderanno automaticamente con quelli già presenti.
Al contrario, una scelta molto pulita ed uniforme, metterà in risalto ogni piccolo danno.
Altra importante faccenda è il tipo di finitura: più è lucida, più si vedrà chiaramente il graffio; più è opaca, meno si noterà.
Con l’avanzare della tecnologia, sono state inventate finiture che mantengono il legno con un effetto grezzo, materico e ruvido al tatto.
Infine, dovrete valutare il vostro gusto estetico, che tipo di arredo pensate di abbinarci ed anche che abitudini avete (chi possiede animali domestici, chi ha bambini piccoli, oppure in caso di un locale pubblico, è più facile che si orienti su una scelta country e con finitura opaca).
Ricordate infine che, anche nella prima scelta “cerchio”, nonostante ci siano rigidi parametri da rispettare, potrete ugualmente riscontrare delle differenze rispetto al campione visionato in sala mostra.
Questo perché non bisogna mai dimenticare che il legno è un materiale vivo e naturale, ed ogni pianta è unica e non replicabile.
scritto da Francesca Ghinelli
10-05-2021